V. Cavallini – E. Vezzi – REVERSE, lo spazio ribaltato – 20 Dicembre 2003 al 17 Gennaio 2004

FOTO



REVERSE
lo spazio ribaltato

di
Vittorio Cavallini – Enrico Vezzi


testo critico di Silvia Bottinelli

Inaugurazione 20 Dicembre ore 18
dall’ 20 Dicembre 2003 al 17 Gennaio 2004

Reverse, lo spazio ribaltato

 

Non è più una critica alla fermezza dello spazio rinascimentale. Non si tratta di un’operazione di destabilizzazione. I punti di riferimento visivo sono qui, di fronte a noi. Ma sono ribaltati. Vittorio Cavallini ed Enrico Vezzi si confrontano con un ambiente a loro noto per analizzarlo in un gioco di opposti. Quattro opere in tutto. Quattro variazioni su tema.

Nulla si crea nelle installazioni di Vezzi. Nella prima opera, la sagoma del suo corpo si ritaglia sulla parete bianca e sul pavimento dello Studio Gennai. Il contorno della figura dell’artista si riempie di fotografie che rendono la consistenza materica del muro. Una copia dello stesso profilo si anima di mattonelle, con effetto scultoreo. Il muro viene appoggiato alla parete, la parete al muro. Si creano così effetti di vuoto.

Nella seconda, Vezzi fotografa il riflesso del doppio specchio presente in galleria; coglie le immagini di un momento e costruisce con esse una scultura. E’ una figura di specchio collocata sullo specchio. Un contrasto tra superficie e volume, tra effimero e permanente.

Anche Vittorio Cavallini si lascia affascinare dai riflessi. Un elemento scuro e specchiante cattura  lo spazio all’interno di una forma piatta e circolare. L’ambiente è sintetizzato in un oggetto di dimensioni ridotte. L’opera interna lo spazio della galleria per tutto il tempo in cui vi rimane. Ma ospiterà altri esterni dentro di sé, restituendoli con altrettanta fedeltà. E’ come un contenitore capiente e deformante. Lo spazio si ribalta, ancora una volta. Ecco il legame con la seconda opera di Cavallini: immagini di persone condotte nella Galleria Gennai e lì fotografate. Conducendo i visitatori dentro, l’artista fa conoscere il luogo espositivo, porta lo spazio fuori. Cavallini coinvolge il pubblico attivamente nella sua azione: l’interazione con gli spettatori è alla base della sua recente ricerca.

Con Reverse, lo spazio ribaltato, lo spazio diventa soggettivo. Il luogo si modifica con la presenza di persone al suo interno. Si trasforma in base alle tracce di memoria che vi lasciano. Cambia agli occhi dei visitatori in base a ciò che sanno.

 

Silvia Bottinelli

 



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