Richiami islamici nelle ceramiche pisane degli anni ’30 e nelle opere di Delio Gennai – Inaugurazione sabato 30 novembre ore 18Richiami islamici nelle ceramiche pisane degli anni ’30 e nelle opere di Delio Gennai – Inaugurazione sabato 30 novembre ore 18

Richiami islamici nelle ceramiche pisane degli anni ’30 e nelle opere di Delio Gennai

Inaugurazione sabato 30 novembre ore 18.00
dal 30 novembre al 30 dicembre 2013
orario 17-19,30 da martedì a sabato

La città di Pisa ha tra i suoi gioielli artistici, molte opere che sono state influenzate dalla cultura islamica, fra cui

  • molti dei decori e delle sculture che adornano il Duomo
  • i bellissimi stendardi custoditi nella Chiesa dei Cavalieri
  • i bacili ceramici che originariamente decoravano l’esterno di numerose chiese medievali e che oggi sono conservati al Museo Nazionale di San Matteo.

I bacili ceramici sono stati una delle principali ispirazioni della originalissima produzione ceramica della Manifattura Terracotte Artistiche di San Zeno, fondata da Laura Ruschi; ceramiche che combinano elementi islamici, motivi tratti dalla tradizione della ceramica graffita toscana e umbra, elementi modernisti di sapore déco. Non a caso le ceramiche di San Zeno, esposte alle Triennali, si guadagnarono l’apprezzamento di un personaggio come Giò Ponti. La San Zeno fu capace di trovare un buon canale di esportazione negli USA. Ancora oggi si trovano molte di queste ceramiche nelle aste statunitensi. Il marchio originale delle ceramiche San Zeno contiene un vascello a remi. Esistono altre due varianti del marchio, uno con la croce pisana e l’altro con la torre, utilizzate da epigoni coevi o, forse, nei primissimi anni di esistenza della manifattura.

L’artista pisano Delio Gennai segue da anni un filone creativo chiaramente ispirato dai decori islamici del duomo e dagli stendardi. I suoi lavori in carta e garza e molte sue istallazioni riprendono questi motivi (anche calligrafici), trasformandoli in opere modernissime ed originali, giocate sui trafori, sulle luci e sulle ombre, con effetti talvolta sorprendenti. In occasione della mostra dedicata, alcuni anni fa, a Laura Ruschi, che includeva, oltre a ceramiche, anche pizzi e merletti, Gennai espose una istallazione che riproduceva i motivi di una di queste opere.

La mostra intende riproporre la stessa combinazione, presentando alcuni lavori di Delio Gennai accostati a quaranta ceramiche degli anni ’30, create da San Zeno ed epigoni, provenienti dalla collezione di Giorgio Levi. Molte delle ceramiche sono inedite e sono state acquistate sul mercato statunitense.Richiami islamici nelle ceramiche pisane degli anni ’30 e nelle opere di Delio Gennai

Inaugurazione sabato 30 novembre ore 18.00
dal 30 novembre al 30 dicembre 2013
orario 17-19,30 da martedì a sabato

La città di Pisa ha tra i suoi gioielli artistici, molte opere che sono state influenzate dalla cultura islamica, fra cui

  • molti dei decori e delle sculture che adornano il Duomo
  • i bellissimi stendardi custoditi nella Chiesa dei Cavalieri
  • i bacili ceramici che originariamente decoravano l’esterno di numerose chiese medievali e che oggi sono conservati al Museo Nazionale di San Matteo.

I bacili ceramici sono stati una delle principali ispirazioni della originalissima produzione ceramica della Manifattura Terracotte Artistiche di San Zeno, fondata da Laura Ruschi; ceramiche che combinano elementi islamici, motivi tratti dalla tradizione della ceramica graffita toscana e umbra, elementi modernisti di sapore déco. Non a caso le ceramiche di San Zeno, esposte alle Triennali, si guadagnarono l’apprezzamento di un personaggio come Giò Ponti. La San Zeno fu capace di trovare un buon canale di esportazione negli USA. Ancora oggi si trovano molte di queste ceramiche nelle aste statunitensi. Il marchio originale delle ceramiche San Zeno contiene un vascello a remi. Esistono altre due varianti del marchio, uno con la croce pisana e l’altro con la torre, utilizzate da epigoni coevi o, forse, nei primissimi anni di esistenza della manifattura.

L’artista pisano Delio Gennai segue da anni un filone creativo chiaramente ispirato dai decori islamici del duomo e dagli stendardi. I suoi lavori in carta e garza e molte sue istallazioni riprendono questi motivi (anche calligrafici), trasformandoli in opere modernissime ed originali, giocate sui trafori, sulle luci e sulle ombre, con effetti talvolta sorprendenti. In occasione della mostra dedicata, alcuni anni fa, a Laura Ruschi, che includeva, oltre a ceramiche, anche pizzi e merletti, Gennai espose una istallazione che riproduceva i motivi di una di queste opere.

La mostra intende riproporre la stessa combinazione, presentando alcuni lavori di Delio Gennai accostati a quaranta ceramiche degli anni ’30, create da San Zeno ed epigoni, provenienti dalla collezione di Giorgio Levi. Molte delle ceramiche sono inedite e sono state acquistate sul mercato statunitense.



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