ATYPO CALL 01 Post-publishing art project – Inaugurazione 14 febbraio 2014 ore 18 – 22
ATYPO CALL 01
Post-publishing art project
Photo Tatiana Villani
opere di
Enrico Boccioletti, Marco Cadioli, Massimo Cittadini, Delio Gennai, Ilaria Sabbatini, tekiuen, Tatiana Villani
a cura di Silvana Vassallo e Alessandra Ioalé
Galleria Studio Gennai – Pisa
dal 14 febbraio al 8 marzo 2014
orario di apertura: 17.00 – 19.30 da lunedì a sabato
Inaugurazione 14 febbraio 2014 ore 18 – 22
La galleria Studio Gennai-Arte Contemporanea è lieta di ospitare nei suoi spazi espositivi ATYPO CALL 01. Post-publishing art project, la collettiva a cura di Silvana Vassallo e Alessandra Ioalé, che presenta libri d’artista di Enrico Boccioletti, Marco Cadioli, Massimo Cittadini, Delio Gennai, Ilaria Sabbatini, tekiuen e Tatiana Villani. Sette artisti invitati da Atypo attraverso la CALL 01, che da il titolo all’esposizione, a confrontarsi sulle tematiche da esso individuate, secondo lo spirito di scambio e di apertura che contraddistingue il modo di operare del gruppo. Composto da un team di artisti e curatori, a partire dal 2012 (suo anno di nascita) Atypo inizia a rintracciare e tracciare possibili riconfigurazioni del post-publishing attraverso la lente della ricerca artistica. Un primo evento significativo in questo senso è la mostra It’s so a-typ(o)ical. Il libro d’artista nell’era della riproduzione digitale, realizzata nel febbraio del 2013 presso la Galleria Studio Gennai di Pisa, con le opere degli artisti fondatori del collettivo.
Per la seconda volta a distanza di un anno, la Galleria Studio Gennai, da sempre impegnata nell’opera di promozione e diffusione del libro d’artista, mette nuovamente a disposizione il suo spazio per l’esposizione delle sette opere scelte : originali risultati estetici che prendono vita da precedenti progetti di net art, come Softest Hard di Enrico Boccioletti, dove l’oggetto libro diventa il perfetto raccoglitore di un monitoraggio tecnologico della dimensione onirica, e Seen from above di Marco Cadioli, dove immagini della superficie terrestre, catturate tramite Google Earth, sono riportate sulla carta citando il formato dell’atlante e della cartina pieghevole; o che trovano una propria estensione nella rete, riflettendo sul ruolo dei QR code come vie d’accesso ad ulteriori informazioni, come Logos di Tatiana Villani, che documenta il complesso ed articolato processo creativo dell’opera stessa realizzata con una stampante 3D, Hai visto passare un gatto nero di tekiuen, da cui si accede a un blog aperto al contributo dei lettori, e Libro illeggibile di Delio Gennai, in cui s’istaura la paradossale negazione di ogni forma di comunicazione; infine la rete diventa luogo dove si genera il libro e ne diviene canale di distribuzione sia per De Ludo alphabetico di Massimo Cittadini, che per Bouquet, l’opera di Ilaria Sabbatini che lascia al pubblico la possibilità di effettuare e ordinare on line la sua composizione.
Il percorso espositivo intende sottolineare la dimensione “oltre” che il libro assume contaminandosi con il digitale rendendo tangibili per quanto possibile i passaggi transmediali che intercorrono tra supporti cartacei, luoghi virtuali e interazioni sociali. La molteplicità di strategie compositive e diversità di ottiche di osservazione adottate dai singoli artisti costituiscono materia di stimolo e arricchimento per la ricerca condotta da Atypo, e in questo senso la mostra presso lo Studio Gennai rappresenta la tappa espositiva di un progetto più ampio, volto a creare un catalogo e un archivio di opere on-line e off-line.
Un ringraziamento sentito va a tutti gli artisti che hanno dato fiducia e hanno generosamente contribuito a questo progetto.
Sponsor del vernissage è il Bar Mocambo di Pisa grazie al quale sarà offerto un aperitivo speciale per gli amanti dell’arte contemporanea nel giorno di San Valentino. Per questa occasione inoltre la mostra rimarrà aperta fino alle 22.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a Sabato 8 marzo 2014.
Sponsor
Biografie
Atypo
Atypo è un progetto di casa editrice virtuale il cui scopo è la promozione e produzione di libri d’artista reali, sia unici che replicabili, che si rapportano all’immateriale mediatico e della rete in maniera creativa e atipica. Nato nel 2012 il gruppo è composto da curatori ed artisti chefondano la propria riflessione intorno al ruolo che il libro d’artista può avere nell’era post-digitale e degli e-book. Atypo intende promuovere e produrre libri d’artista che: vanno oltre la parola scritta; riconfigurano la materialità dell’oggetto “libro”; remixano i diversi generi; integrano in qualsiasi maniera elaborati digitali; stimolano all’emulazione e al “fai-da-te”. Atypo intende essere una vetrina on-line ma anche creare eventi espositivi di presentazione e promozione dei “libri” inseriti nel proprio catalogo. Nel febbraio 2013 Atypo ha realizzato la sua prima mostra di libri d’artista presso la Galleria Studio Gennai di Pisa e recentemente (15-28 settembre) ha partecipato alla mostra di libri d’artista svoltasi a Crespina nell’ambito della manifestazione ConTesto non contesto. Nuove narrazioni tra le arti. Ha svolto inoltre presentazioni e workshop all’interno di Istituzioni e Festival di respiro internazionale, tra cui il festival Transmediale di Berlino, l’Internet Festival di Pisa e l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo. A Typo è costituito da: Lucia Francesconi, Alessandra Ioalè, Luca Leggero, Marcantonio Lunardi, Clemente Pestelli, Ilaria Sabbatini, Silvana Vassallo, Giacomo Verde.
Enrico Boccioletti
Enrico Boccioletti è nato a Pesaro nel 1984. Vive e lavora a Milano. Boccioletti è un artista e musicista attivo nei campi del post-conceptual, del new vernacular, della performance e della sperimentazione sonora. Si interessa all’incompletezza ed alla circolarità, alla duplicazione e all’accumulazione, allo scarto, alle sovrapposizioni, alla falsificazione ed alla dialettica reale-imitazione. Nella sua pratica gioca con i paradossi di un mondo fisico immerso nell’intangibilità del digitale. Boccioletti ha esposto e performato a: Fondazione Pastificio Cerere, Roma; 319 Scholes, New York; Istituto Svizzero di Roma, Milano; MADRE, Napoli, Mediterranea 16, Ancona; Fabio Paris/Link Center for the Arts of the Information Age, Brescia, Centrale Fies, Dro, Trento; Interno 4, Bologna; Museo Pecci, Prato–Milano. Attualmente è artist-in-residence presso Viafarini, Milano.
Marco Cadioli
Marco Cadioli è nato a Milano dove vive e lavora. Ha realizzato reportage dai giochi di guerra online, come fotografo “embedded” nello stile di Robert Capa e con il suo avatar Marco Manray ha pubblicato immagini dei mondi virtuali su quotidiani e riviste internazionali. Il lavoro di Marco Cadioli si concentra da sempre sulla documentazione delle simulazioni e dal 2009 la mappa è il territorio delle sue esplorazioni, concentrando l’attenzione sulla replica 1:1 del mondo in progetti come Google Maps e Google Earth. Vive e lavora a Milano, dove è docente presso l’Accademia di Comunicazione. Fra le sue mostre personali, ricordiamo: DerNeueWanderer (Overfoto, Napoli 2009), AbstractJourneys (Gloriamaria Gallery, Milano 2012) e Necessary Lines (Link Point, Brescia 2014). Dal 2004 ha preso parte a festival e collettive a livello nazionale e internazionale, tra cui: Premio Michetti, Francavilla al Mare 2005; Superneen, Milano 2006; Netspace, MAXXI, Roma 2007; Atopic Festival, Parigi 2009 e 2010; FotoGrafia, Macro Testaccio, Roma 2010; Neoludica, Biennale di Venezia 2011;AFK, Casino Luxembourg 2011; BYOB, Museo Pecci Milano 2012; InterAccess Electronic Media Arts Centre, Toronto 2013.
Massimo Cittadini
Massimo Cittadini è nato nel 1959 ad Ascoli Piceno. Vive e lavora tra Firenze e Carrara. Di formazione architetto, a partire dalla metà degli anni ottanta opera nell’ambito dell’arte digitale e interattiva. Ha partecipato a rassegne video e mostre nazionali e internazionali sia da solo che in collaborazione con altri artisti, tra cui Giovanotti Mondani Meccanici (GMM), il gruppo di danza Avventure in Elicottero, il gruppo Transductors Connections, Tam Teatromusica. Nel 1994 ha vinto il X° premio Oscar Signorini sulla computer art, organizzato dalla rivista D’Ars. Nel 1998 insieme a Giacomo Verde, Annamaria Monteverdi e Andrea Balzola ha fondato il gruppo “zoneGemma” con l’obiettivo di lavorare sul teatro tecnologico, producendo lo spettacolo Storie Mandaliche. Dal 2003 ha tenuto corsi di computer art, web design e installazioni multimediali. Attualmente è presidente della Scuola di Nuove tecnologie dell’arte dell’Accademia di Belle arti di Carrara.
Delio Gennai
Delio Gennai è nato a Legoli di Peccioli nel 1948. Vive e lavora a Pisa. A partire dagli anni ’80 la sua ricerca si è concentrata sulle tracce di iconografia araba presenti nel patrimonio artistico della città di Pisa, trasfigurate in un nuovo personale idioma in bilico tra astrazione e decorazione, fatto di trasparenze, profili, bianco su bianco, profondità originate dal doppio e dal positivo-negativo, piuttosto che dall’illusionismo prospettico. Nel corso degli anni il vocabolario segnico di Gennai è stato arricchito dalle rappresentazioni grafiche del mondo vegetale tratte da vecchi libri di botanica e genetica. Nel 1987 ha fondato un’associazione culturale e aperto una galleria, lo Studio Gennai, allo scopo di promuovere l’arte contemporanea. Nel corso degli anni l’attività artistica e quella di organizzatore di mostre ed eventi si sono strettamente intrecciate, dando vita a numerosissime manifestazioni e mostre, in collaborazione con enti pubblici e privati e con altre gallerie. Tra le mostre personali più recenti ricordiamo “Delio Gennai. Laboratorio di segni” (Museo Nuova Era, Bari, 2013) e “Consonanze” (Il Gabbiano Arte Contemporanea, La Spezia, 2011).
Ilaria Sabbatini
Ilaria Sabbatini nasce a Lucca e vive e lavora tra Lucca e Firenze. Di formazione umanistica (filologia neolatina e storia medievale), ha all’attivo diverse pubblicazioni scientifiche nel campo della storia e della letteratura medievale. Dal 2006 fa parte del consiglio scientifico della rivista “La porta d’Oriente”, nel 2009 è stata co-fondatrice della collana Viatores e dal 2012 collabora con la rivista online Cultura Commestibile. Si occupa di fotografia fin dal 1997 ed ha partecipato a diverse mostre collettive. Ha pubblicato per Alfabetomorso e ha realizzato diverse collaborazioni artistiche. Dal 2011 è produttrice dei film realizzati da REALAB in campo videoartistico, compreso The stone river, vincitore del premio Poggiali come miglior documentario al Festival del Cinema di Roma. Nel 2013 ha fondato insieme ad altri curatori e artisti il collettivo Atypo con il quale ha iniziato a lavorare su progetti che integrano fotografia e arte digitale.
Tekiuen
Tekiuen è nata a Campobasso nel 1978. Vive e lavora a Pisa. Di formazione umanistica, tekiuen opera in un ambito sperimentale multidisciplinare all’incrocio tra musica elettronica, teatro e arte digitale. Le sue opere consistono principalmente in installazioni caratterizzate da una forte componente partecipativa e di impegno sociale e spesso sono legate a progetti site-specific radicati nel territorio. No border, antisessista e animalista, di mestiere fa la libraia e collabora attivamente con le Associazioni “Multiversim Arte” e “Artiglio” di Pisa. Tra i lavori più recenti, ricordiamo le installazioni: Jailbird, con la collaborazione di Massimo Cittadini (Palazzo Pretorio, Vicopisano, 2010); Persona, personae, nell’ambito della manifestazione musicale Galaxia Medicea 2011 (Cappella del Palazzo Mediceo di Serravezza); Prova a immaginare (Associazione Culturale Imago, Pisa, 2012); Cut-up yourmind, (Associazione Casa della Donna, Pisa 2013); Ex-voto, suspecto (Spazio Espositivo in progress Via Garofani 14, Pisa, 2013).
Tatiana Villani
Tatiana Villani è nata a Bergamo nel 1974. Vive e lavora a Viareggio. L’artista si avvale di diversi medium (pittura, fotografia, installazione, video, arte relazionale) per trattare tematiche inerenti all’uomo e al suo rapporto con l’ambiente. Il proprio bagaglio professionale spazia dalle arti visive, al teatro, alla terapia artistica applicata a varie aree del sociale. Tra gli ultimi progetti editoriali a cui ha collaborato: la rivista BAU contenitore di cultura contemporanea, la rivista franco-tedesca Point d’ironie, il catalogo Pneumatic Circus per Transmediale 2013 Berlin e il libro Logos per Atypo. Tra i recenti progetti artistici personali: Metaproject (Zagabria), Sewing or sowing (Rajasthan), körperland (università di Tor Vergata e personale a Pietrasanta).
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