Una collezione in mostra Raccolta di grafica e dipinti dalla Collezione Giorni – Inaugurazione Sabato 7 novembre 2015
Una collezione in mostra
Raccolta di grafica e dipinti dalla Collezione Giorni
Giuseppe Bartolini
Renzo Bussotti
Adolfo Colombini
Roberto Ercolini
Gianfranco Ferroni
Delio Gennai
Romano Masoni
Uliano Martini
Gino Meloni
Vero Pellegrini
Fabrizio Pizzanelli
Alessandro Volpi
Tono Zancanaro
Inaugurazione
Sabato 7 novembre 2015
Ore 18
Dal 7 al 30 novembre 2015
Dal martedì al Sabato
Ore 17.00 – 19.30
Una collezione in mostra
Piero, Rosetta e Claudia Giorni questi i nomi legati alla attività della “Galleria dei Giorni”, aperta a Pisa nel 1977, in Via Pasquale Paoli in uno spazio piccolo ma sempre ricco di proposte, curiosità, stimoli e qualità.
Una Galleria che non è soltanto il racconto della vita dei Giorni ma anche un pezzo della storia della vitalità artistica – e non solo – di Pisa, di un gruppo di amici legati dalla comune passione per l’arte e la cultura: Alvaro Bracaloni, Renzo Bussotti, Piero Giorni, Uliano Martini, Vero Pellegrini. Nell’immediato dopoguerra arriva a Pisa Renzo Bussotti che resterà a lungo legato a questa città ed anche ai suoi luoghi più significativi ed ai personaggi più caratteristici prima del suo trasferimento a Padova. Bussotti stringe amicizia con tutti gli altri, con chi aveva già cominciato a dipingere ormai da alcuni anni come Uliano Martini e Vero Pellegrini, con chi si impegnerà a promuovere l’arte come Alvaro Bracaloni, che dopo l’iniziale impegno nel Partito Comunista si trasferirà a Firenze dove aprirà la “Stamperia della Bezuga” in Borgo Allegri ospitando le mostre de più grandi artisti italiani, con Piero e Rosetta Giorni che, più tardi – come si è ricordato – daranno vita alla “Galleria dei Giorni”.
Un punto di riferimento per le relazioni con artisti del territorio – il primo ed il più grande Giuseppe Bartolini che gli aprirà le conoscenze verso Gianfranco Ferroni ed il gruppo della Metacosa – di cui la Galleria dei Giorni presenterà l’unica cartella di grafica realizzata – ed ancora Uliano Martini, Vero Pellegrini, Renzo Bussotti, Romano Masoni, Gianfranco Pogni, Roberto Ercolini – che si era ormai trasferito a Milano – solo per citare i nomi che, per primi, vengono in mente dai tanti ricordi che non possono non comprendere la figura di Tono Zancaro legato di amicizia personale con Piero e Rosetta.
Una galleria aperta anche alle curiosità ed alle relazioni con artisti che gravitavano nella vicina Versilia: dalle incisioni di Wells alle sculture di Tu Kwo Huei, alle collaborazioni con altre Gallerie come la “Galleria delle Ore” di Milano, la Galleria Elefante di Livorno, la già ricordata “Stamperia della Bezuga” di Firenze e molte altre.
Piero e Rosetta dedicarono la propria attenzione anche ai più giovani (di allora) ed è infatti proprio grazie ai Giorni che abbiamo tenuto la nostra prima mostra sia io (con una splendida presentazione di Carlo Alberto Madrignani) che Delio Gennai, ed una delle prime Giulio Greco di S.Croce sull’Arno.
Da qui sono nate l’amicizia con Nicola Micieli che, oltre ai numerosi interventi e suggerimenti scriveva su “Il Tirreno” delle mostre pisane e, nella Galleria dei Giorni, presentò una splendida cartella sulla grafica in Toscana. E in quegli stessi anni si ebbe anche l’amicizia con Sandra Lischi che, con acutezza e passione, curava una rubrica dell’arte sul quotidiano “La Nazione”. Ed è proprio a Sandra Lischi che devo la presentazione della mia seconda mostra sempre dai Giorni.
Purtroppo un brutto incidente stradale – Claudia e Rosetta investite sulle strisce pedonali vicino a Viareggio – la lunga convalescenza, i postumi dell’accaduto, i mai risolti problemi di salute determinarono il progressivo rallentamento delle attività ed infine la chiusura della Galleria dei Giorni ponendo fine ad una esperienza culturale di grande interesse, apertura e vivacità.
Una Galleria che si vuole ricordare con la importante raccolta di grafica e di dipinti presenti nella galleria Gennai a partire da sabato 7 novembre fino al 30 novembre.
Una piccola rassegna che presenta alcune chicche assolute: un disegno del ’44 di Tono Zancanaro della serie del Gibbo, una lunga striscia dipinta di Uliano Martini, un raro disegno di Bartolini, incisioni di Ferroni ed ancora di Bartolini, alcune delle primissime opere di Alessandro Volpi.
Fabrizio Pizzanelli
Lascia un commento