“Pensieri sospesi” – Delio Gennai
Inaugurazione 14 Novembre 2009 ore 17
Orario:
Feriali: 17.00 – 19.00
Festivi: 10.00 -12.00 / 17.00 – 19.00
Chiuso il Martedì
Indirizzo:
Centro culturale fornace Pasquinucci,
Piazza Dori, Capraia Fiorentina.
DELIO GENNAI
PENSIERI SOSPESI
Sospesi, tra il visibile e la sua negazione, sublimata nella trasparenza, i labirinti di Gennai assomigliano ad una lucida ragnatela di pensieri che una intelligenza discreta abbia disegnato nel vuoto. Misteriosamente. Priva della violenza oppressiva di chi voglia far primeggiare il proprio punto di vista imponendolo sugli altri, una trama di scritture parzialmente indecifrabili ma di raffinata evidenza, prende forma nell’aria ricamandola di ombra e di luce.
Labirinti della mente, astrazioni logiche di un pensiero affinato dalla pazienza contemplativa e sottilmente partecipe delle traversie di un logorio quotidiano, queste nuvole di carta sembrano levitare leggere, immuni dalla forza di gravità.
Percorrendo con lo sguardo le scritture trasparenti, impregnate di carta e di vuoto, si ha la sensazione di addentrarsi nel tempio laico della mente, dove ciascuno può incontrarsi di nuovo con se stesso e con la dimensione intangibile del pensiero, non solo con il proprio, individuale, ma anche con quello atemporale di tutti i secoli e di tutti gli uomini, svincolati dalla dominante materiale di una specifica cultura religiosa.
Attraverso le sue tarsie ispirate alle chiese pisane, agli arabeschi islamici filtrati nel romanico locale, si legge la tensione ad un’armonia superiore a cui concorrano provenienze e linguaggi umani diversi. Dalla Babele delle lingue e delle sopraffazioni, la scrittura elegante e indecifrabile di Gennai sembra ricondurre ad una aspirazione più profonda e latente in ogni individuo, codificabile nell’equilibrio interiore e nella generazione di relazioni sagge e feconde, che contemplano la luce e le ombre, la pienezza e la sottrazione. La preziosità elaborata dei ricami sembra modellare, in modo attualissimo, la forma immateriale del pensiero, pur dimostrandosi capace di dialogare con gli spazi densi di memoria, come nel caso delle pale gotiche con fondo dorato del Museo Nazionale di San Matteo o dei reperti archeologici del museo di La Spezia.
Non è dettata dal puro piacere dell’astrazione geometrica, né è fine a se stessa la ricerca visiva di Gennai; riflette piuttosto un’indagine al tempo stesso introspettiva e universale, l’urgenza della concentrazione e di un pensiero che si preoccupi della verità e della ricerca di senso.
Maria Francesca Pepi
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